Chi sono i leader da cui hai imparato?
Nel frattempo che cerchi e trovi i migliori, impara da chi hai incontrato finora. Tutti noi nel corso della nostra vita abbiamo incontrato dei leader o presunti tale. I nostri genitori, insegnanti, allenatori, il capo quando abbiamo iniziato a lavorare…
Incapacità di valorizzare: ognuno di noi ha capacità e talenti, ma la difficoltà sta proprio nell’individuarli, farli emergere e sviluppare. Per compiere questi passaggi abbiamo bisogno di confrontarci con chi ci sta intorno, intendiamoci non per paragonarci, ma per attivarci, far nascere nuove idee. Un buon leader vede negli altri quei talenti, scova il diamante nella roccia e ci mette nelle condizioni di scavare e portarlo alla luce. Ne avete incontrati di leader che hanno fatto questo per voi? Mi auguro di sì, ma se la vostra risposta fosse no, poco male…potete iniziare da voi a credere in voi stessi e aiutare le persone che lavorano con voi a trovare il loro diamante. Aiutare gli altri è un ottimo esercizio per diventare un buon leader.
Paura dell’altro: intorno a te vedi alleati o nemici? Nel mondo del lavoro si sta abbandonando sempre di più il concetto della competizione che vede un unico vincitore, l’idea che solo uno può vincere e per farlo deve asfaltare quelli intorno a sé. Anche se ci sono sempre meno persone così, ciò non toglie che potresti averli incontrati anche tu. Da loro ho imparato che nelle relazioni di lavoro voglio trasparenza, chiarezza, rispetto e responsabilità. Per fare ciò posso usare la collaborazione e la condivisione.
Zero empatia: quante volte vi siete sentiti incompresi? Alieni? Sarebbe stato bello in quei momenti avere un leader empatico che ascoltando il vostro stato d’animo avrebbe trovato il modo migliore per comunicare con voi e supportarvi nel vostro momento di difficoltà. Non cerchiamo qualcuno che risolva i nostri problemi, ma sapere che qualcuno intorno a noi si accorge e vede come ci sentiamo. Ecco, questo può fare la differenza. Entrare in relazione con le persone, essere davvero connessi, in ascolto di quello che succede intorno a noi, alle persone con cui lavoriamo. Essere un buon leader vuol dire anche questo.
Spesso abbiamo l’idea che il leader è il capo, quello/a che prende le decisioni. Ma il mondo del lavoro sta cambiando e cambiano anche le modalità con cui lavoriamo. Qualsiasi sia la posizione lavorativa, lo sviluppo della leadership ti può aiutare per avere una maggiore consapevolezza di sé e migliorare i rapporti con le persone con cui lavori.
Leader si diventa con la pratica.
Ecco 3 passi che puoi fare da subito per migliorare la tua leadership:
2. Non sostituirti. Aiuta le persone che lavorano con te ad acquisire quelle competenze o capacità di cui hanno bisogno per svolgere al meglio il loro lavoro. Tutte le volte che ti sostituisci a loro, gli togli la possibilità di imparare e diventare autonomi. Oltre a far si che l’altra persona diventi pigra e perda la fiducia in sé di poter fare per conto suo.
3. Responsabilità. I tuoi comportamenti hanno un impatto su di te e sugli altri. Se vuoi che cambino le cose con il tuo team, fai caso ai tuoi comportamenti prima di tutto.
Metti in pratica, sperimenta, rifletti e aggiusta il tiro per migliorare sempre di più la tua leadership.
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